INFINITA PANDEMIA

Da marzo 2020 nulla sembra essere cambiato. Virologi, sociologi, economisti, psicologi e medici continuano la loro opera per mostrare come, in fondo, la società odierna debba proseguire, all’ombra del Covid19, la sua opera di atomizzazione dell’uomo.

La penna sapiente di Alessandro Meluzzi guida il lettore alle porte di una pandemia di durata, potenzialmente, infinita. In un limbo dove è impossibile realizzare qualsivoglia moto di rivoluzione, come scrisse Leo Longanesi, perché le uniche rivolte veramente messe in campo sono quelle fatte con l’autorizzazione del maresciallo dei carabinieri, rispettando il coprifuoco. Per questo motivo la politica vede gli italiani, citando Manzoni, come la minuta gente, incapace di ribellarsi e pronta a subire ogni angheria. Occorre, ed è questo il fulcro del volume, tornare padroni del proprio destino, della propria sovranità per sovvertire il «grande disordine sotto il cielo», concetto caro a Mao Zedong.

Attacco alla famiglia

Cos’è la famiglia se non la base di ogni comunità? In essa si viene allevati, cresciuti e educati sulla base di solide radici valoriali; la famiglia è, in questo senso, una garanzia per il futuro della società e del mondo. Eppure oggi la famiglia – e quel che rappresenta – è sotto attacco.
L’ideologia del capitale, del globalismo e del politicamente corretto vorrebbe annientarla, distruggerla, per poi ridurre la società stessa a un grande mercato dove l’individuo non è più membro di una comunità ma soltanto un codice a barre.
Allora ecco l’utero in affitto, la compravendita di bambini, la negazione stessa della maternità e della paternità nel nome di un progressismo malato.
Lo sa bene Alessandro Meluzzi e ce lo mostra toccando argomenti taciuti o minimizzati, come il caso di Bibbiano o quello Epstein, punta dell’iceberg di un sistema mondiale di pedofilia fatto di sfruttamento, torture e violenze, e questioni da sempre spinose, tanto più nell’attuale società liquida, come aborto e religione.
Un libro senza veli né filtri che lancia un grido di allarme in difesa di quella che è la più naturale manifestazione umana: una madre e un padre che proteggono e crescono un figlio.

Abbracciamoci: Il Gesto Che Vince Qualsiasi Paura

Chiunque abbia innescato l’intera vicenda Covid ha, di fatto, consegnato nelle mani del “potere” lo strumento perfetto per accelerare, a livello mondiale, la transizione verso una realtà ibrida uomo-macchina: una società sorvegliata, controllata e gestita, anche economicamente, non più da uomini bensì da macchine.

È a rischio la nostra libertà personale. Sono a rischio i diritti e le libertà riconosciute dalla nostra Costituzione.

Nel momento di massima manipolazione del consenso popolare desideriamo mettere in atto un’azione educativa e di sensibilizzazione rivolta a tutti, a partire dai più giovani, con l’intento di elevare sia la conoscenza, sia la consapevolezza, entrambi elementi fondamentali per valutare correttamente la situazione in corso, i possibili potenziali futuri e le dinamiche manipolatorie in gioco.

Solo così sarà possibile unirsi e dare una nuova e diversa direzione al corso degli eventi, disinnescando ogni azione volta a separarci fisicamente e spiritualmente gli uni dagli altri.

L’attuale distanziamento sociale rappresenta, infatti, la morte interiore, individuale e collettiva, e costituisce l’anticamera di un più ampio e pervasivo meccanismo di controllo globale, tecnocratico e totalitario, disumano e disumanizzante, fondato sulla segregazione degli individui, sul loro progressivo indebolimento e sulla repressione di ogni voce di dissenso.

Di fronte a una tale aberrante prospettiva è nata l’idea di questo libro, dedicato all’importanza del contatto fisico nell’espressione della propria individualità, socialità, affettività, empatia e ricchezza emotiva. Un’opera, frutto dell’impegno e della disponibilità di Autori stimati e autorevoli, le cui considerazioni gettano veri e propri semi di riflessione sui valori della libertà, della salute, della presenza, del contatto umano reale, fisico, corporeo e sull’urgenza di riportare, quanto prima, questi valori a prassi quotidiana.

Avvertiamo il pericolo derivato dal vuoto educativo e dalla frattura culturale che si sta creando, oggi, fra la vecchia generazione – quella dei nostri padri e nonni – e le nuove. L’eredità positiva, la saggezza e consapevolezza della generazione che ha vissuto la libertà del dopoguerra e ne ha saputo riconoscere il valore, rischiano di non venire tramandate ai ragazzi, ai giovani di oggi, ormai assuefatti alla tecnologia smart e al sapere binario. La stessa logica digitale è il terreno ideale su cui è edificato l’attuale paradigma duale: da un lato abbiamo un pensiero unico dominante e dall’altro uno eversivo da reprimere. O bianco o nero. Uno o zero. Vero o falso. Giusto o sbagliato. Permesso o negato.

Per questo riteniamo importante educare a una logica analogica, che significa pluralismo di pensiero e varietà di scelte e di comportamenti. Educare al rispetto delle diversità e molteplicità. Educare all’abbraccio umano che vuol dire anche: “Riconosco la diversità che è in te”. Educare alla meraviglia e allo stupore che scaturiscono da quell’indeterminatezza e spontaneità tipiche dell’esistenza Umana e del vivere empaticamente a contatto con la Natura.

Consapevoli della gravità del momento vogliamo rivolgerci con fiducia, e in particolar modo, ai ragazzi, futuri custodi, saggi e consapevoli, di un mondo finalmente a misura d’uomo. Non possiamo rassegnarci di fronte al rischio che col passare del tempo possa andare smarrita la memoria del contatto reale, fisico e di ogni altro atteggiamento espressivo ed emotivo propri dell’essere umano, in favore di una sempre maggiore virtualizzazione e sorveglianza individuale e relazionale.

Contagio. Dalla peste al coronavirus

Una riflessione più che mai attuale su come nella storia, dalla peste al nuovo coronavirus, le epidemie abbiano sempre segnato passaggi fondamentali non solo nella scienza e nella medicina, ma anche nella cultura e nella civiltà.

Ladri di facce

È possibile contribuire alla risoluzione di casi di cronaca disegnando? L’approfondimento artistico-scientifico, espanso in contesti tradizionali di ricerca investigativa, ha particolare valenza per raggiungere questo obiettivo? Il ricordo traumatizzato è raffigurabile graficamente? La sua definizione, suggestionabile come la memoria, è attendibile? L’analisi delle risposte a queste domande è definita nell’operato del Disegnatore Anatomico della Polizia Scientifica che, protagonista nel rendere graficamente visibile chi, o cosa, è necessario cercare, illustrerà modalità tecniche esplicative. Questo libro rappresenterà ai lettori come sia stato possibile, attraverso l’uso dell’arte e del disegno accademico, contribuire all’identificazione di pericolosi criminali ed assicurarli, così, alla Giustizia. Il percorso investigativo di un’artista poliziotto (Elena Pagani) sarà espresso attraverso l’utilizzo di tecniche artistiche ed investigative differenziate da caso a caso: ne verranno evidenziati quattro che, accompagnati dalle note critiche di uno psichiatra criminologo (Alessandro Meluzzi), sapranno accompagnare il lettore in una percorrenza d’indagine unica nel suo genere.

La vita è negoziare

Il saggio intende esplorare l’ambito della “pratica della negoziazione” rintracciandone alcuni aspetti psicologici, neurologici, sociali e del diritto per ricostruire, in una certa misura e prospettiva, la complessità di un atto essenziale nella costruzione sociale e delle manifestazioni umane basilari necessarie per la definizione delle interrelazioni socio-comunicative tra gli individui e per la strutturazione di “spazi” di convivenza comune, intesa come procedimento inevitabile e connotativo della specie umana. Pur collocandosi per tradizione in un’area di pertinenza commerciale e giuridica, la negoziazione consiste primariamente in un’attività di comprensione dell’altro diverso da sé, di affermazione e autocomprensione di sé. Uno strumento fondamentale in una società sempre più dominata dalla contrapposizione, dall’incomunicabilità e dal conflitto in ogni contesto e relazione.

Culture esoteriche e significati nascosti. I segreti della Reggia di Caserta

Segreti, misteri, messaggi celati e simboli nascosti: uno straordinario viaggio all’interno di un’opera monumentale che, da residenza di un sovrano già di per sé fascinosa, è stata dai maestri del Settecento trasformata in un messaggio a cielo aperto rivolto ai posteri. Simbolismo esoterico, antiche tradizioni orientali, mitologia, studio dei numeri, significato simbolico delle piante, riferimenti astrologici e molto altro; tutto viene messo insieme dagli studiosi dell’epoca per far comprendere che in realtà, nessuna cultura o tradizione è in conflitto e tutto è frutto di un’unica grande conoscenza.

Il celebre palazzo vanvitelliano è la sintesi tridimensionale di tutte quelle ipotesi che hanno sempre asserito di non vedere confini geografici o temporali tra le varie conoscenze, seppur lontanissime fra di loro e sebbene diffuse in epoche diverse.

La Reggia di Caserta è un vero e proprio percorso iniziatico, un gioco suggestivo di statue, di opere collocate in spazi che indicano una cammino specifico da seguire, di capolavori pittorici, di decorazioni marmoree e parietali, di giochi d’acqua e fontane il cui il messaggio nascosto, una volta compreso, darà al lettore la possibilità di osservare tanta magnificenza con nuovi occhi, consentendogli quindi di capire tutto ciò che lo circonda come non ha mai fatto prima.

Mafia nigeriana. Origini, rituali, crimini

La tragica vicenda della ragazza di Macerata, fuggita da una comunità di recupero e orribilmente mutilata – non si sa se da viva o da morta – da un gruppo di spacciatori nigeriani, non può che suscitare sconforto, paura e terrore. Ci troviamo di fronte al più clamoroso esempio di come la presenza della mafia nigeriana stia progressivamente modificando il contesto della criminalità organizzata in Italia nelle sue manifestazioni più sanguinose. Partendo da una tale premessa, questo libro prova a mettere ordine, tra casi di cronaca e analisi del contesto italiano contemporaneo, a un fenomeno che non è solo di natura criminale, ma che tocca molteplici aspetti del lato più oscuro dell’essere umano: un fenomeno globale che affonda le radici in rituali cannibalici e si mescola con l’anomia sovranista occidentale.

Italia. Rivolta ideale. Identità, felicità sicurezza sovranità

Che cos’è la felicità? La parola ‘felicità’ ha a che vedere con la libertà: la libertà da qualcosa di negativo (la malattia, per esempio) e la libertà di fare qualcosa di positivo (viaggiare, per esempio). Questa felicità, intesa come libertà da e di, definisce il primo punto della nostra linea sociale. L’altra parola da collegare alla felicità è ‘identità’. L’identità è la realizzazione di una pienezza di un sé profondo che ognuno dovrebbe conoscere per assecondarlo. È nell’atto di assecondamento di questo sé che noi troviamo la ragione della nostra identità. La ricerca della felicità e dell’identità deve combinarsi poi con un terzo punto: la sicurezza. È difficile partire alla ricerca della felicità e dell’identità se non si è al sicuro. E nel tempo della politica qual è la parola che concilia queste prime tre? Sovranità. Oggi la partita si gioca tra chi pensa che gli individui possono essere ridotti ad un arido soggetto economico intercambiabile senza identità e chi pensa che esistano ancora identità nazionali senza cui non ci può essere felicità né sicurezza.

Il sesto pilastro

L’Islam è una religione che si basa su cinque pilastri. Ma dalla lettura del Corano e della Vita di Maometto emerge un sesto pilastro che potremmo chiamare “sesso”. Per il musulmano l’amore erotico è un’ossessione…

Da Pietroburgo a Costantinopoli. Le missioni di spionaggio dell'Agente-Abate Joannes Baptista Casti

Giovabattista Casti può essere definito un analista proto-geopolitico in quanto il suo profilo di diplomatico e la sua insaziabile curiosità lo conducono ad avere contatti con i più potenti regnanti europei in un periodo storico cruciale per l’Europa. Questo volume oltre a presentare aspetti del suo profilo, ne analizza il pensiero politico e il ruolo diplomatico affidatogli dagli Asburgo, vengono, inoltre, presi in esame, nella vasta produzione letteraria diplomatica, le opere più significative, dove il pensiero e la personalità del Casti si esprimono efficacemente e dove con maggior vigore esprime il suo pensiero politico formatosi nel travaglio settecentesco.

Fantasmi in Vaticano. I misteri di Emanuela Orlandi

Che ruolo ha il Vaticano nella scomparsa di Emanuela Orlandi?
È il mandante di un’eliminazione concertata dalle alte sfere ecclesiastiche oppure è solo una delle tante ipotesi fantastiche che sono state elaborate per vendere più giornali? Questo libro tenta di raccontare come andarono realmente le cose.

Il crime analyst. Le nuove frontiere delle scienze investigative

Di fronte a scenari criminali viepiù complessi e non raramente di matrice internazionale, il cui contrasto richiede una sempre maggiore trasversalità di competenze, cosa possono proporre oggi le scienze crimino-investigative? Per rispondere a tale domanda viene in aiuto questo libro che presenta, con puntuale sintesi, il Crime Analyst, una innovativa figura nel panorama del mondo accademico delle scienze criminologiche ed investigative: un professionista che rinvigorisce la nuova scuola “olistica” che sta crescendo attorno agli autori, i quali – provenendo da ambiti professionali assai differenti – rappresentano al meglio quella trasversalità dei saperi che oggi appare di centrale rilievo per vincere la grande battaglia contro il crimine.

Menti insolite. Radiografia di cinque femminicidi

Che cos’è il femminicidio? Chi è la vittima? Chi è l’assassino? Esistono ragioni sociali, culturali o psicologiche alla base di un crimine così efferato? E poi ancora: da dove deriva e che storia ha il termine femminicidio? Se è vero che si tratta di un fenomeno in calo e che riguarda “solo” il mondo occidentale, perché l’opinione pubblica è scossa al solo sentirne pronunciare la parola? Questo libro prova a rispondere alle presenti domande che premono sulla coscienza del grande pubblico, colpito pressoché quotidianamente da continui e sanguinosi fatti di cronaca. Per tentare un approccio multidisciplinare, olistico e a 360 gradi, gli autori hanno condiviso esperienze molto diverse tra loro, a partire da ricerche crimino-investigative sul campo, per arrivare a riflessioni psicologiche, passando attraverso narrazioni di cronaca nera. In particolare, il volume propone una prima parte in cui ogni autore ha redatto un capitolo a sé, frutto della propria sensibilità e formazione specifica, a cui segue una seconda parte nella quale troviamo la “radiografia” di cinque recenti femminicidi. Un modo nuovo per restituire al lettore una sintesi efficace di drammi dalla cogente attualità.

Il se e il ma delle investigazioni

Attraverso le diverse esperienze degli autori, questo saggio mette a confronto il punto di vista del detective e quello dello psichiatra criminologo. Il campo di indagine è il labirinto della lotta contro il crimine alla ricerca della giustizia e va a scandagliare il complesso mondo degli assassini (seriali e non). Per fare questo, si prendono in considerazione le menti dell’investigatore e quella enigmatica dell’assassino, per poi passare a valutare il ruolo cardine della prova logica nella ricostruzione della verità processuale; viene quindi indagato il ruolo del giudice e, infine, si prende in considerazione l’influenza dei mass media nell’odierno mondo della giustizia. Per evitare di entrare nel vortice dei “processi mediatici”, che puntualmente accompagnano i più eclatanti casi di cronaca, l’investigatore moderno, nel difficile percorso verso la verità, deve farsi guidare dalla logica del ragionamento, basato su un rigoroso percorso multidisciplinare, tenendo sempre in mente i tre principi sub iudice, pro veritate, pro iustitia.

Un solo Dio per tutti? Politica e fede nelle religioni del Libro

In un momento della nostra vita di cittadini di un mondo sempre più piccolo nel quale spiritualità, fede e politica si intersecano spesso siamo tutti, nello stesso tempo, testimoni delle incertezze che i sistemi politici creano invece di risolvere e vittime di un diffondersi di violenza che si sovrappone e rende imperative le dinamiche economiche in un modello di relazioni politiche e sociali che si restringe sempre di più. Tra potere e religiosità si sono confrontati imperi e stati, oggi individui e nazioni, in una misura globalizzata di un io che vive nell’epoca della comunicazione attiva e interattiva… Una considerazione che non è solo valida per il cristianesimo. L’ebraismo prima e l’islam successivamente hanno assunto aspetti del potere ritenendosi fattori essenziali per ricercare quell’unità e quell’universalità delle rispettive comunità nella misura in cui una nuova identità riconciliata ognuna con il proprio Dio potesse far fronte alla diversità, assumendo se stessa come migliore offerta politica di creazione di un modello condiviso di potere

I dorostellati. Psicopolitica all'italiana dalla DC a Grillo

Psicopolitica all’italiana: dalla DC a Grillo Questo è un libro che, sotto forma di intervista, tenta di spiegare da dove vengono i grillini, che professano di non far parte di un partito. Secondo Alessandro Meluzzi (che risponde alle domande del giornalista Giuliano Ramazzina) esiste un elemento in comune tra Movimento 5 Stelle e Dorotei, una corrente della Democrazia Cristiana che ha governato l’Italia fino al 1994. Smontando pezzo per pezzo il doroteismo di matrice democristiana, questo approccio psicopolitico ha lo scopo di interpretare il successo pentastellato dell’ultimo anno. Come fa un neonato movimento, composto da non addetti ai lavori, a diventare il secondo partito d’Italia? Com’è possibile che abbia tanta presa sul popolo italiano?

Ammonire i Peccatori

Che senso ha ammonire i peccatori in una società come la nostra, dove vale “la regola dell’individualismo per cui ognuno, per rispetto apparente, lascia da solo l’altro di fronte ai propri errori”? Di contro alla pretesa autosufficienza di chi si illude di bastare a se stesso, Meluzzi spiega, con il supporto delle sacre scritture, di sant’Agostino e dell’autorevole lezione di papa Benedetto, che ammonire l’altro “non significa giudicarlo al fine di allontanarlo ma vuol dire legarsi a lui per aiutarlo” e che la correzione “ha come motivazione principale la fraternità”.

Società fusa. Anomia, tra conflitti e solitudine: la strage è servita

Partendo dalle teorie di Bauman e Durkheim, il libro propone una sorta di diagnosi sulla condizione sociale attuale, che si fonda su un senso generalizzato di disagio esistenziale, di “anomia” e di insecurity, generando nei singoli individui e nella collettività paure e insicurezze, devianza e criminalità.

Il testo non ha la pretesa di avere una completezza scientifica, ma solo lo scopo di richiamare e analizzare alcune delle principali disfunzioni dell’epoca nella quale viviamo e delle relazioni umane, tentando di spiegare perché e come nasce il comportamento criminale con l’analisi di tre tipologie di crimini e violenza: di genere, tra adolescenti e tra madre e figlio.

Tenterà, inoltre, di fornire una lettura, da un’ottica prevalentemente sociologica, del fenomeno dello “school shooter”, analizzando le differenze tra i casi statunitensi e l’episodio del 2012 accaduto a Brindisi, nel quale fu coinvolta, quale bersaglio indifeso, una scuola femminile.

L’attenzione sarà poi rivolta all’età adolescenziale, poiché la matassa va sbrogliata sin dall’infanzia.

Un auspicio, infine, affinché ognuno ritrovi la verità del proprio essere e faccia suo il fortissimamente volli di Alfieri, esorcizzando una società nichilista dove ogni individuo rischierebbe una leucemia dell’anima.

DEI DELITTI E DELLE PENE 2.0

Cesare Beccaria pubblicava il suo libro più famoso nel lontano 1764. “Dei delitti e delle pene” è stato scritto oltre due secoli fa e alcune cose sono cambiate. Alcuni delitti sono rimasti gli stessi, altri sono mutati insieme alla società. Ecco perché vogliamo riproporre un saggio con lo stesso titolo, versione 2.0. L’eredità beccariana non è mutata nel tempo: «perché ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev’essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a’ delitti, dettata dalle leggi». Alcuni delitti sono rimasti gli stessi, come la violenza contro le donne o l’abuso di minore, ma sono cambiati gli approcci giuridici nei loro confronti. Tuttavia, non si può pensare che il carcere sia l’unica istituzione che si occupa dei carnefici. Al di là della psichiatria e della psicopatologia forense, servono nuovi metodi per riabilitare i colpevoli. Anche quelli che vengono considerati convenzionalmente esclusi da una possibile e funzionale riabilitazione, come i tossicodipendenti, i femminicidi e i pedofili. Insomma, “Dei delitti e delle pene 2.0” propone una disanima dei crimini attuali e avanza una proposta concreta per l’alternativa al carcere, ad oggi ultima istituzione totale.

LA VERGOGNA

Analisi dell’emozione della vergogna. Il libro del Prof. Meluzzi analizza quella che è stata da sempre un’emozione “rifiutata” dalle giovani generazioni, ma fondamentale e utile per l’evoluzione personale e sociale dell’individuo.

MADRI ASSASSINE

ANALISI DEL PROFESSOR MELUZZI
In questa analisi, si indagano le ragioni profonde che spingono una madre a uccidere il proprio figlio. Tra i libri di Alessandro Meluzzi, questo è uno dei più controversi, in quanto indaga su un tema molto delicato e di difficile comprensione.